Franco_Fasano_sanremoCantautore di indubbio talento, artista di rare qualità, Fasano Gianfranco Tommaso (Fagit), nasce ad Albenga (SV) il 30 giugno 1961. Ben istradato dal padre Antonio, a tredici anni fonda la sua prima band, La bella età, con la quale raccoglie consensi nei migliori caffè concerti intorno alla sua Alassio. Alle fine delle scuole medie, durante un saggio scolastico, lo nota Enrico Simonetti. Su consiglio di Augusto Vignola (suo primo maestro di pianoforte) prende lezioni di armonia e contrappunto a Sanremo dal Maestro Pippo Barzizza diventando col tempo uno dei suoi allievi prediletti. Nel ’78 incide “Splash” il suo primo 45 giri e approda al Caffè Roma dei fratelli Berrino inventori del famoso Muretto di Alassio. Nel 79 conosce Italo Ianne. Insieme incominciano a scrivere canzoni. Nel ’80 Salvatore De Pasquale (Depsa) diventa il suo primo produttore per la casa discografica Durium definendolo, ai tempi del suo esordio, “il nuovo Morandi”. Il suo percorso artistico continua a crescere grazie all’incontro prima con Adelio Cogliati e successivamente con Fabrizio Berlincioni.

Nel corso della sua carriera ha composto innumerevoli canzoni. Alcune le ha interpretate (e con eccellenti esiti) in prima persona: sono quelle contenute nei quattro album finora pubblicati. I suoi brani sono stati lanciati da grandi artisti italiani e non. Tanto per citarne alcuni: Mina, Anna Oxa, Fausto Leali, Drupi, Peppino Di Capri, Fiordaliso, Iva Zanicchi, Plastic Bertrand, F. R. David, Flavia Fortunato e, per il mondo dei bambini Cristina D’Avena e tanti piccoli interpreti che dal 1994 ad oggi hanno cantato le sue canzoni allo Zecchino d’Oro. Infatti, se è vero che solitamente si associa Franco Fasano alle canzoni che più lo hanno reso celebre, quali “E quel giorno non mi perderai più”, “Vieni a stare qui”, “Da fratello a fratello”, non tutti forse sanno che è stato proprio lui a firmare alcuni tra i più grandi successi di Fausto Leali. “Io amo”, “Mi manchi” (ripresa nel 2006 anche da Andrea Bocelli), “Ti lascerò” (canzone, interpretata da Anna Oxa e dallo stesso Leali che si aggiudicò la vittoria al Festival di Sanremo 1989 e che portò l’inedito duo a partecipare all’Eurofestival con Avrei voluto, sempre di Franco). “Regalami un sorriso” e “Un uomo in più” (Drupi), “L’ultimo gesto di un clown”, “Non si puo’ morire in eterno”, “Certe cose si fanno”, “Matrioska” (Mina) e tante altre che sarebbe lungo enumerare, tra le quali anche un’inedita “La luna”, scritta per Mia Martini, purtroppo, rimasta nel cassetto.

Franco-Fasano-songMa Fasano (detto Franco) non è soltanto un autore di successo: è l’interprete di pezzi giudicati straordinari, unici. Al suo esordio Sanremese (era il Festival del 1981), presenta il brano Un’isola alle Hawaii. In Riviera ritorna nel 1989 (sezione Nuove Proposte), facendosi apprezzare dal grande pubblico e dalla critica con la indimenticabile “E quel giorno non mi perderai più” (terzo posto). L’anno successivo riconferma i positivi giudizi della critica presentando, sempre a Sanremo, un brano dolce e romantico “Vieni a stare qui” (prodotto da Fio Zanotti) posizionatasi al secondo posto alle spalle di Marco Masini. Conclusosi il Festival, Franco Fasano pubblica il suo primo album “Un cielo che non sai”. Era il 1990: l’LP contiene, oltre ai due pezzi sanremesi, “Un cane sciolto” (sigla dell’omonimo sceneggiato Rai con Sergio Castellitto), e “Da fratello a fratello”. Un inno alla fratellanza entrato nel disco all’ultimo momento grazie a Nando Sepe che ebbe l’idea di farlo interpretare a Franco assieme a Oxa e a Leali. Il brano diventa un successo naturale tanto che al Giubileo del 2000 viene spontaneamente intonato dai pellegrini che si sono radunati a Tor Vergata per l’incontro con Giovanni Paolo II.

Il suo secondo LP Tempo al tempo (1992) può essere considerato l’ideale continuazione del primo di cui riprende temi e spunti. L’album è pubblicato dopo il successo ottenuto al Festival di Sanremo ’92 che lo vede, finalmente nella sezione Big, assieme a Flavia Fortunato con Per niente al mondo, prodotto da Sergio Conforti. Il disco suddiviso in due parti, comprende dieci brani tra i quali Nei miei pensieri (ancora in duetto con la Fortunato) e le apprezzatissime Tempo al tempo, L’ultimo treno e Incontro. Due anni di attesa per ascoltare nel 1994 le canzoni Anch’io, La verità siamo noi, Siamo in tanti, Cara fretta di andar via, contenute nel nuovo album intitolato Qualunque sia la verità (coprodotto con Danilo Madonia). Il cd include undici pezzi che mostrano la maturità e l’esperienza acquisita da Franco; altre canzoni che spiccano sono le intense Fantasie d’inverno e Sempre tu sempre di più, Il mio posto nel mondo, Non se ne può più, Quando saremo pronti a vivere.

Franco_Fasano-SanbabilaSeguono alcuni anni di apparente silenzio nei quali Franco Fasano sceglie di dedicarsi maggiormente alla musica per l’infanzia. Nel 1994 l’incontro con Paolo Zavallone e Maria Perego (l’ideatrice di Topo Gigio) lo porta ad avvicinarsi al mondo dello Zecchino d’Oro. Scrive insieme a Emilio Di Stefano Goccia dopo goccia, ultima classificata, che diventa poi la sigla per oltre 300 puntate della banda dello Zecchino, e successivamente, scelta dall’ Unicef come canzone simbolo. Da quel momento Fasano si dedica a tempo pieno alle canzoni per bambini non solo scrivendo per lo Zecchino (al suo attivo 12 zecchini d’argento e sei d’oro) ma, grazie ad Alessandra Valeri Manera, diventa uno degli autori di punta per le sigle dei cartoni animati in onda sulle reti Mediaset, riportando Cristina D’avena al disco di platino con canzoni come Calimero, Piccolo problemi di cuore, Rossana per citarne alcune.

Questa fase non significa un addio alla musica leggera. Il 4 settembre 2000 esce il suo quarto album Scherzando scherzando che contiene l’omonima canzone. Da segnalare le inedite Guida tu, Alassio (un brano scritto da Franco alla fine degli anni 70 e mai pubblicato prima) e il remix di Da fratello a fratello prodotto da Roberto Delle Donne (Falco Nero). A cavallo del 2000 nonostante i molteplici impegni (tour, canzoni per l’infanzia, sigle di cartoni animati, incisioni), l’autore alassino trova il tempo e la disponibilità per collabora con Don Antonio Mazzi scrivendo ed interpretando le musiche di Abele è vivo (uno spettacolo tra il musical e la riflessione) e diventare direttore artistico di Radiobaby, un’emittente radiofonica satellitare dedicata interamente alla musica per i bambini di tutte le età. In questi anni viene contattato da Adalberta Brunelli, direttrice de “Le piccole colonne” per Un testo per noi, progetto didattico che vede impegnati i bimbi delle classi elementari nello scrivere, con l’aiuto della maestra le parole di una canzone che successivamente, come premio, viene musicata e presentata in uno spettacolo (approdato dal 2008 su Rai Gulp) dove i neoautori coreografano la loro canzone con costumi preparati da loro stessi mentre “Le piccole colonne” interpretano la canzone.

Franco-Fasano-songQuesto alternarsi tra canzoni per grandi e piccini accomuna Franco Fasano ad un grande della storia della canzone del nostro paese che nella sua carriera ha scritto per tutte le età: Bruno Lauzi. Con lui nel 2002  scrive un brano di raffinata bellezza, Certe cose si fanno, che entra a disco ultimato nell’album Veleno di Mina diventando il secondo singolo estratto. La stesura della canzone manifesta la maturità raggiunta da Fasano e rappresenta al meglio la strada intrapresa dall’autore. Nel 2005 Colpevole, canzone presentata al Festival di Sanremo da Nicola Arigliano, si aggiudica il Premio della Critica Mia Martini. Un riconoscimento che lo porta ad accettare il ruolo di Direttore Artistico del rinomato Premio Mia Martini che dal 1995 si svolge ogni anno a Bagnara Calabra. Da quel momento Franco Fasano collabora con altri concorsi di respiro nazionale dove i nuovi talenti cercano un modo per farsi conoscere. Grazie anche ai social network entra in contatto con migliaia di ragazzi. Nel 2008 da vita al “ Senza prove Tour “, che da la possibilita‘ ai fans di Franco di duettare con lui durante i concerti. La scaletta, oltre alle canzoni incise da lui, propone le sue versioni dei brani portate al successo dai grandi interpreti della canzone italiana raccontate piano e voce, con la sua storica band o con la Live orchestra, formata da oltre trenta professori.

Nel frattempo le canzoni di Fasano continuano a trovare spazio in manifestazioni come il Festival di Sanremo (Una piccola parte di te – Fausto Leali e Ti voglio senza amore – Iva Zanicchi nel 2009), e vincendo tre volte consecutive lo Zecchino D’oro (Wolfango Amedeo 2006 – Ma che mondo l’acquario 2007 – La doccia col cappotto 2009 ). Nella stagione televisiva 2009-2010 è ospite a “Ti lascio una canzone” dove canta assieme ad uno dei ragazzi della trasmissione (Mario Scucces), la sua celebre canzone “E quel giorno non mi perderai più”. Il 24 giugno 2011, ad una settimana dal compimento dei 50 anni pubblica su ITunes “Noi del ’61”, per la cui realizzazione Franco coinvolge i suoi ex compagni di scuola del liceo e alcuni tra i più grandi musicisti italiani tutti rigorosamente nati nel ’61 eccetto Enrico Maria Papes e Fabio Treves. Il brano anticipa la realizzazione di un album doppio che raccoglie alcune delle più belle canzoni scritte da Franco Fasano, interpretate e incise per la prima volta dal suo stesso autore “Fortissimissimo” in distribuzione dal 22 Maggio 2012 nei più importanti store digitali.

Spiccano gli inediti “La Luna”, brano originariamente scritto nel 1995 per Mia Martini ma che purtroppo l’artista scomparsa non è mai riuscita ad incidere, e “Il giorno che la musica finì” unico duetto interpretato e scritto con Gatto Panceri.

Nel frattempo continua a scrivere per il mondo dei bambini. Suo è il testo de “La Paella” che rappresenta la Spagna al 54° Zecchino D’Oro e sue sono tutte le musiche del programma “Parapapà” scritto e condotto da Armando Traverso in onda su Rai YoYo, il canale specializzato per i più piccini. Tornando ai grandi, nel disco “Piccolino” (2011), Mina ha inciso un’altra canzone che era nel cassetto di Fasano dal ’94: “Matrioska” .

Nel 2013 e 2014 l’Antoniano di Bologna lo invita, in qualità di direttore artistico, a produrre le canzoni scelte per Lo Zecchino d’Oro.

Ma le canzoni non smettono mai di farti delle sorprese! Il 16 dicembre 2014 esce il brano “Non lasciare Roma”,  canzone inedita incisa da Nino Manfredi nel 1999. Il brano ha una lunga storia: inizia a metà anni ’70 con Mario Panzeri che ebbe l’idea e a fine anni ’80 la sviluppò coinvolgendo Grottoli e Vaschetti ma rimase incompiuta. Nel 1997 Franco Fasano se ne innamorò e la completò affidando l’arrangiamento a Claudio Zitti che la fece ascoltare a Nino Manfredi che la volle registrare.

Oltre a raccontare live la sua storia nei concerti e nelle rassegne culturali continua a comporre. Il 25 Novembre 2018 “What is love”, scritta con Marco Iardella, Mario Gardini e Fabrizio Palaferri, partecipa al JESC (l’Eurovision dei ragazzi). L’interpretazione di Melissa Di Pasca e Marco Boni conqusita un meritatissimo settimo posto a Minsk, la città della Bielorussia dove si è svolto l’evento.